Arredare l'ufficio con materiali ignifughi
La sicurezza e il comfort degli ambienti di lavoro dipendono da numerosi fattori, a cominciare dalle dimensioni degli spazi, illuminazione, areazione, tipologia e disposizione degli arredi. Per garantire la massima sicurezza, nel momento in cui si valutano i mobili per gli uffici è necessario porre attenzione anche alla scelta di prodotti e materiali ignifughi.
La normativa antincendio è molto dettagliata e definisce con precisione le categorie per classificare i materiali dal punto di vista della loro “infiammabilità”.
Cosa prevede la legge: normativa antincendio e GDPR
Il riferimento principale della normativa antincendio è il Decreto Ministeriale 26/06/84, relativo alla “Classificazione di reazione al fuoco ed omologazione dei materiali ai fini della prevenzione incendi”, modificato successivamente con il D.M. 3 settembre 2001.
Il termine “reazione al fuoco” indica il grado di partecipazione all'incendio di un materiale.
Dopo una serie di prove, il materiale viene omologato al fine della prevenzione degli incendi attraverso l'assegnazione di una Classe di Idoneità che va da 0 (incombustibile) a 5 (altamente infiammabile).
La classe attribuita può variare in base all'impiego del materiale e alla sua posa in opera.
Questa classificazione si utilizza ad esempio per materiali come moquettes, tende, parquet, ecc, mentre nel caso di prodotti imbottiti come divani o poltrone si fa riferimento all'intero prodotto, con tutte le sue componenti e le classi di reazione sono indicate come 1IM, 2IM, 3IM (in base alla crescente reazione al fuoco).
Un accenno alla sicurezza antincendio è contenuto, anche se in modo indiretto, nella recente normativa GDPR su privacy e sicurezza dei dati.
Una sezione è dedicata agli archivi documentali (digitali o fisici), che devono essere adeguatamente protetti per limitare i rischi e garantire i diritti degli interessati e la protezione dei loro dati raccolti su supporti cartacei.
La normativa prevede quindi che, ad esempio, gli uffici abbiano in dotazione armadi, classificatori e cassettiere con chiusura a chiave e strutture ignifughe per minimizzare il rischio di perdita di dati in caso di incendi.
Mobili e materiali ignifughi
Un ufficio situato in una struttura adibita ad attività che non prevedono particolari rischi di incendio, può tranquillamente essere arredato con scrivanie o armadi realizzati con pannelli ignifughi in legno nobilitato.
Si tratta di truciolare omologato in Classe 2, un materiale quindi che se sottoposto ad una fiamma molto difficilmente prenderà fuoco.
In caso di arredi destinati a situazioni particolari, per esempio luoghi pubblici o laboratori dove vengono maneggiati materiali facilmente infiammabili, per motivi di sicurezza la scelta degli arredi deve ricadere su mobili realizzati in materiale ignifugo di Classe 1, riconoscibili per il fatto che il materiale interno che li compone viene appositamente tinto di rosso.
Per quanto riguarda arredi per ufficio come poltrone e sedie, se si tratta di sedie ignifughe devono avere la certificazione in Classe 1, mentre in caso di poltrone non è sufficiente che siano ignifughi i singoli componenti, come ad esempio il tessuto di rivestimento, ma è necessario che il prodotto sia omologato (dal Ministero degli Interni) come “prodotto ignifugo” in base alla classificazione 1IM, 2IM, 3IM vista in precedenza.
La scelta di un materiale come il laminato ignifugo è consigliabile per i mobili per ufficio destinati a contenere documenti particolarmente importanti ai fini della GDPR, come dati personali dei lavoratori o di clienti e fornitori.
In questo caso armadi, cassettiere e classificatori devono garantire la sicurezza dei documenti cartacei proteggendoli sia dal rischio di furto, con opportune serrature di sicurezza, sia limitando i danni di un eventuale incendio
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